Mantenere vivo un rapporto di coppia nelle difficoltà quotidiane, farlo sopravvivere alla routine anche nei momenti di stanchezza personale e di stress può essere difficile. La difficoltà nell'affrontare i problemi e i conflitti che si accumulano giorno per giorno, porta a focalizzarsi sui difetti dell'altro che diventa causa di delusione ed infelicità.
Quando ogni interazione diventa motivo di conflitto e si instaurano dinamiche di potere all'interno della coppia, anche l'amore è messo a dura prova. La mancanza di comunicazione e i continui fraintendimenti generano ostilità, si dimenticano le qualità del partner fino a mettere in discussione un rapporto che comporta malessere psicologico e ci appare sempre più deludente. Coppia è un concetto complesso che comprende relazioni individuali, circolari e multidimensionali, per questo può essere difficile affrontare da soli momenti di crisi e trovare una serenità duratura.
Spesso si arriva a chiedere la consulenza di una persona esperta con l'idea di aiutare il partner, ma si potrà trovare una via d'uscita solo mettendosi entrambi in discussione e cercando insieme la strada per un nuovo benessere condiviso.
La terapia cognitivo comportamentale può essere utile per sostenere la coppia nel suo percorso di cambiamento. Il terapeuta non impone, non prende le parti ma affianca entrambi; facilitando l'attivazione del sistema paritetico cooperativo permette l'utilizzo di capacità metacognitive più funzionali per la coppia.
I comportamenti relazionali sono organizzati dai sistemi motivazionali interpersonali (SMI) e attraverso la narrazione della propria storia si possono riconoscere schemi ricorrenti e sequenze emozionali dominanti.
Noi tutti sappiamo di essere diversi, ma talvolta può capitare di dimenticarselo, in questi casi le nostre aspettative, irrealistiche e alimentate da desideri di amore e appoggio incondizionato, vengono ben presto deluse. Per questo diventa importante prendere coscienza delle proprie caratteristiche e di quelle del partner, potenziando le capacità metacognitive.
Il lavoro sul proprio sé parte dall'ascolto personale, l'attenzione al proprio dialogo interno ad esempio, è uno dei passi che fa soffermare su quello che si prova e non solo su ciò che si attribuisce all'altro.
Darsi la possibilità di fermarsi, di ascoltare i pensieri e le emozioni che ci guidano ci può far scoprire che non sempre siamo del tutto sinceri con noi stessi, che le liti spesso fanno omettere parti importanti, fanno vedere solo bianco o solo nero, e le nostre distorsioni cognitive non aiutano ad uscire dal conflitto, ma anzi intensificano i cicli disfunzionali relazionali.
Prendere distanza dalle proprie credenze e ristrutturare i propri schemi, facilita la vicinanza e l'accettazione dell'altro favorendo una ricontrattazione della relazione.
Il conflitto genera una distanza emotiva dal partner, per poter ritornare ad essere coppia bisogna risintonizzarsi sui suoi vissuti; attribuire un significato ai comportamenti che solitamente si instaurano nella coppia ci aiuterà ad accettare l'altro con le sue caratteristiche, uniche, magari le stesse per cui lo avevamo scelto. Nel tempo certe modalità relazionali possono essere vissute con sentimenti differenti, ma riconoscere le dinamiche di coppia, esplicitare l'intenzione che guida le azioni, può permetterci di comprendere, e solo in seguito costruire strategie di interazione più efficaci.
Riabituarsi al dialogo è fondamentale per la vita di coppia, una buona comunicazione permette di interpretare in modo corretto i segnali dell'altro, senza appesantire la relazione, così da evitare di generare ulteriore delusione e frustrazione. La comprensione migliorerà le capacità comunicative e la gestione dei conflitti futuri.
A volte serve un percorso per darsi la possibilità di riavvicinarsi. Bisogna accettare il dolore di entrambi per affrontare le difficoltà con unione empatica e passare da un "tuo problema" a un "nostro problema", così che i pesi siano dimezzati e se ne facciano carico entrambi i membri della coppia. Quando si vive nel conflitto non ci si può permettere di fidarsi ed affidarsi all'altro, nella cooperazione invece si può chiedere vicinanza senza sentire di aver perso in una sfida ma solo di aver guadagnato.
Una terapia di coppia aiuta a comprendere le dinamiche relazionali e i sistemi motivazionali interpersonali che guidano le azioni, così che in un futuro le discussioni e le divergenze possano non essere occasione di lotta ma di risoluzione collaborativa di un problema.
Dr.ssa Lucia Manzini
Psicologa Psicoterapeuta
a Genova
Psicologa Psicoterapeuta
Partita IVA 01880300999
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della regione Liguria n. 07/1599 del 7/11/2006